Planet incontra Tamiya Italia

Riassunto dell'intervista di Planet a Tamiya Italia

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  1. old4wd
     
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    "Cari amici e utenti, ieri 10 Maggio 2012, Planet è stato gentilmente accolto nella sede di Tamiya Italia, Fantasyland per un colloquio conoscitivo e una piccola intervista.
    Lo scopo principale del nostro incontro è stato ascoltare e conoscere in modo più approfondito questa azienda importante e storica, fulcro vitale del nostro sport e passione delle mini 4wd. Così facendo abbiamo chiarito e capito a fondo, nella lunga e piacevole chiacchierata, tutte le dinamiche che stanno dietro ai nostri amati prodotti, rapportandoci assieme a loro anche con le nostre problematiche che sono sorte qui sul forum dopo le vostre segnalazioni riguardo al discorso prodotti nei punti vendita.
    Per rendervi partecipi e spiegare anche a voi alcune principali dinamiche vi riassumeremo brevemente i punti principali emersi che ci hanno maggiormente colpito ed interessato e che sicuramente interesseranno anche voi.

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    Per prima cosa si è parlato della storicità sul territorio Italiano di Fantasylan, unico importatore Tamiya, che rifornisce i negozi e commercianti di modellismo.

    - Domanda di Planet: Come vedete la collocazione delle mini 4wd sul territorio italiano?

    - Tamiya risponde: a malincuore per prima cosa diciamo che molti negozi storici hanno chiuso, questo naturalmente ha influito negativamente sullo sviluppo e il diffondersi delle Mini, infatti come del resto potete ricordare 10 o 20 anni fa i nostri modellini erano facilmente reperibili, in cartolerie, negozi di giocattoli e di modellismo il tutto molto spinto dall'onda positiva dei celebri cartoni animati. I cartoni animati, non solo hanno dato linfa vitale e visibilità a queste piccole macchine, ma hanno anche insegnato e spiegato il funzionamento di questo "gioco", infatti il bello del mondo mini 4wd, non si ferma all'acquisto della macchinina in se, ma segna l'inizio di un grande cammino fatto di studio, preparazione materiale con meccanica costruttiva, per così arrivare all'incontro con altri appassionati (alle gare per esempio) e condividere momenti di divertimento, ma anche di agonismo.
    La situazione attuale in Italia è buona, c’è stato in passato un momento dove addirittura Tamiya in Giappone aveva sospeso la produzione per concentrarsi su altri progetti, poi la forte richiesta nel loro paese e anche da parte nostra li ha convinti a ripartire evolvendo il settore, tenete presente che all’inizio sulle PRO esisteva un solo motore che le rendeva poco applicabili in eventuali gare. Con il passare del tempo e il lancio dell’ultimo cartone animato si è visto un’incremento di novità e produzione.
    Sul nostro territorio purtroppo si hanno solo negozi che fanno anche da punto di riferimento per eventuali team e che organizzano gare. Per il resto molti piccoli punti vendita non sono nemmeno interessati a Mini 4wd. Altri ordinano pochi quantitativi non potendo soddisfare così eventuali grosse richieste. Tutto questo è a sfavore dei compratori che devono recarsi sempre nei pochi negozi rimasti e quasi sempre abbastanza distanti dalle loro bitazioni, questo è un problema e un vero peccato.


    - Domanda di Planet: ma in altri paesi europei com’è la situazione? Sono nelle nostre condizioni?

    - Tamiya risponde: no! Sono messi molto peggio, in altri paesi in Europa le mini 4wd non si sono evolute più di tanto avendo avuto una scarsa spinta causata dall'assenza proprio dei cartoni animati.

    - Domanda di Planet: ok, dite che i negozi in Italia sono diminuiti, alcuni non sono interessati a commercializzare le mini 4wd, allora perché quelli storici ancora aperti o che comunque fanno da riferimento alla nostra categoria molto spesso non hanno auto nuove e pezzi di ricambio? Perché per poter assemblare una macchina decente devo girare molti negozi distanti tra loro facendo anche diversi chilometri e anche così facendo ci sono casi in qui torno a casa e mi manca ancora qualcosa che è introvabile sentendomi dire dal venditore “è esaurito”?

    - Tamiya risponde:
    - Per prima cosa Tamiya Italia dipende dalla Tamiya in Giappone, la produzione è esclusivamente là. Tamiya in Giappone divide la produzione dando priorità alle richieste interne al paese ossia là e poi spedisce le restanti nelle parti nel mondo.
    Per quanto riguarda i prodotti generici di normale consumo riscontriamo diverse tematiche principali.
    - La 1° riguarda la disponibilità immediata che è garantita da noi seguendo però le disponibilità che arrivano dal Giappone! Le consegne aeree avvengono ogni 10 giorni e per via mare arrivano container con tanta merce più di rado per via dei costi più alti. Tutto questo però è accompagnato dai possibili problemi in dogana per entrambi, che non dipendono da noi.
    - Poi gli item e macchine sono soggetti alle dirette richieste degli acquirenti, e nello specifico ci sono periodi dove alcune tipologie di item sono più richiesti, vuoi per gare importanti o manifestazioni, vuoi per mode del momento dove si è più predisposti a gomme larghe piuttosto che piccole per fare un esempio, insomma così facendo si possono creare delle situazioni di buchi non calcolati e relativi fondi di magazzino che invece non si riescono a smaltire. A questo punto c'è sempre l'opzione di spedizioni straordinarie, ma ordini piccoli con solo alcuni pezzi non giustificano i costi consistenti. Quindi anche la gestione non è così facile ed immediata, avendo la casa produttrice molto distante da noi.
    - Il 3° punto invece riguarda i venditori o commercianti, in alcuni casi è stato riscontrato che questi (senza nessun riferimento specifico ma in generale), non ordinano certe tipologie di prodotti a catalogo perché non interessati. In altri casi ci sono problemi a livello di contabilità dove il fornitore (noi Tamiya Italia) non avendo i pagamenti da parte dei rivenditori siamo costretti a sospendere i rifornimenti.
    - La normalità poi per piccoli negozi sta in ordini non massicci e quindi viene ordinato poco per volta, creando inevitabilmente il rapido esaurimento delle poche scorte fatte in situazioni di improvvisa richiesta.
    - Sosteniamo però in giustifica dei commercianti e punti vendita che probabilmente per non creare fondi di magazzino per il discorso prima spiegato, sia necessario procedere con piccoli ordini per non gravare sul bilancio del negozio stesso, non avendo magari una costanza di vendita.
    - Siamo invece contentissimi dei punti storici, ossia grossi centri e negozi che ordinano grossi quantitativi per volta, garantendo così una buona possibilità di reperibilità, poi è chiaro che anche li possono succedere eventi con disguidi tecnici ma facciamo di tutto per risolvere alla svelta gli eventuali problemi.
    - Dobbiamo poi differenziare il discorso per i prodotti a serie limitate. Tamiya Giappone in questi casi fa ricerche di mercato per determinarne una stima di quantità, poi va in produzione, finendo con mettere gli item sul loro mercato. A questo punto valutano se mantenere le stime e quindi spedire le quantità previste all’estero, o se bloccare le spedizioni per esaudire le richieste interne, che magari sforano da quanto preventivato, con la conseguenza che all'estero quindi qui in Italia arriva poca merce se non addirittura niente perché esaurita.
    - La risoluzione di eventuali problemi, escluse le serie limitate, sta nel fatto che ogni negozio, secondo noi dovrebbe avere una lista di prodotti base da avere sempre, perché soggetta a forte richiesta degli acquirenti e quindi facilmente esauribile. Se tale lista poi corrisponde a ordini precisi, le nostre consegne sono tranquillamente garantibili e scioglierebbero la matassa di irreperibilità immediata.
    - Quindi riassumendo, per alcuni aspetti la colpa se così vogliamo chiamarla arriva dalla fonte che è Tamiya Giappone che non essendo a 2 passi come già detto può creare problematiche. Per l’altro aspetto invece ci possono essere casi del così detto scarica barile dove il commerciante (sempre parlando in generale senza accusare nessuno nello specifico) per non fare brutte figure ci passa la palla discolpandosi con il cliente diretto che poi siete voi. Conclude Tamiya.


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    Giunti quindi a questo punto Planet si è sentito in dovere di intervenire personalmente per cercare una soluzione, che a nostro favore ci aiuti ad avere meno problemi di reperibilità ed allo stesso tempo aiuti Tamiya Italia ad avere una gestione più ottimale avendo una visione a fondo.
    Tale progetto prevede un canale tra Planet e voi acquirenti ed utenti che in una sezione che creeremo, ci riassumete le vostre impressioni, commenti, complimenti o lamentele su prodotti non reperibili, introvabili, mai arrivati o in ritardo.
    Dall’altra parte sempre Planet si raffronterà con Tamiya Italia avendo così un riscontro diretto che poi vi riporterà per aiutarvi o spiegarvi la dinamica.

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    - Domanda di Planet: può piacervi un progetto così? Lo ritenete utile e potete darci una mano?

    - Tamiya risponde: si assolutamente, vi ringraziamo e la troviamo utile, è giusto nei confronti degli acquirenti che probabilmente sono più in confidenza con voi e quindi parlano liberamente. A questo aggiungiamo di specificare anche i nomi di negozi, i pezzi mancanti o altro se ci fossero problemi. Questo ci aiuterebbe davvero per capire a fondo le dinamiche, spiegarle e risolverle dove possibile. Non si tratta di fare la spia, però per risolvere un problema non si può solo parlare in generale vogliamo andare a fondo capire ed agire. Grazie, stabiliremo prestissimo una procedura!

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    A questo punto l’incontro termina, ringraziamo per la gentilezza e la possibilità che Tamiya Italia ha concesso a Planet e salutiamo a presto.

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    Perfetto a questo punto possiamo concludere il riassunto, sottoscriviamo, ribadiamo e comunichiamo che tutto ciò che è stato riassunto, lo si è fatto per mettervi al corrente della piacevole e utile chiacchierata che Planet ha fatto con Tamiya Italia, assolutamente Planet è imparziale e quindi non si schiera ne con i consumatori, ne con i negozianti, ne con Tamiya Italia, questo report è semplicemente la pubblicazione di un intervista e colloquio che non ha secondi fini se non quello di migliorare la nostra esperienza di appassionati e cercare di far crescere ulteriormente il bellissimo mondo delle mini 4wd.

    Grazie per il tempo che ci avete dedicato e aspettiamo i vostri pareri ed idee, anche sull'utilità del probabile canale di comunicazione che Planet creerà come filtro tra voi, Planet e Tamiya."
     
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  2. neo66
     
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    appoggio l'idea del canale comunicativo intermediato da planet
    ma si sono chiesti quanta parte del consumo giap è consumo italiano acquisito per vie parallele quali internet?
     
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  3. iSakurambo
     
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    Old4wd davvero ottimo lavoro!!!

    Primo perché finalmente sento la campana anche dell'importatore Ufficiale e non solo quello che dicono i rivenditori.

    Secondo perché avete proposto un'ottima soluzione creando un canale tra il cliente finale (noi) e il distributore.

    Quindi non resta che una vostra comunicazione su come mandarvi le segnalazioni in modo ordinato e conforme a quanto si aspetta l'importatore.

    Grazie ancora!!!
     
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  4. old4wd
     
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    Figurati è stato un piacere (anche da parte di Stex abbiamo seguito la cosa insieme), tra poco definiremo le tempistiche e più in dettaglio con Tamiya la formula e poi creeremo questa nuova sezione per aiutare tutti, noi, negozi, Tamiya ecc. e far crescere sempre più il nostro sport e hobby ;)

    @ neo66, abbiamo accennato appena il discorso di internet, ma non ci siamo focalizzati troppo perché abbiamo dato rilevanza ai problemi reperibilità e distribuzione.
    Comunque per risponderti

    Tamiya italia ha detto: il problema internet è complicato, la cosa principale da sapere che molti prodotti per essere ammessi in Europa e quindi anche in Italia necessitano del marchio CE. Molti prodotti soprattutto in passato non erano conformi e quindi andavano modificati (facciamo l'esempio delle viti che avevano una una sostanza non consentita).
    Tale riprogettazione o adeguamento ha causato ritardi nelle consegne o l'assenza sul nostro mercato di alcuni prodotti.
    Ripiegare sull'acquisto tramite internet di prodotti in commercio al di fuori dell'Europa consiste nel importare prodotti non certificati e validi sul nostro territorio, poi è ovvio che siamo a conoscenza che questo succede e un privato tranquillamente deve ricorrere per avere un modello o un pezzo che qui non è mai arrivato ne arriverà però noi come azienda importatrice e i negozianti sul territorio non possono trattare questi prodotti. Oltre a questo ci imbattiamo sempre nel discorso della irreperibilità a volte causata dalla precedenza al mercato interno Giapponese lasciando poco per noi. Ci dispiace e stiamo cercando alternative.


    Con queste parole hanno chiuso il discorso che altrimenti sarebbe stato troppo lungo per il poco tempo a disposizione ;)

    Edited by old4wd - 11/5/2012, 19:33
     
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  5. neo66
     
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    finalmente una risposta abbastanza esauriente
    in effetti non avevo pensato al problema marchio CE
    siete grandi ragazzi
     
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  6. stexauer
     
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    Aggiungo alcune considerazioni al nostro incontro in Tamiya con Franco Rizzardi. Ci siamo trovati su tanti temi e questioni che la buona sintesi di Old, che qui ringrazio per la celerità con la quale ha realizzato questo report, ha potuto solo sinteticamente portare in questo post.
    Credo che vi sia in questa nostra iniziativa un'opportunità che raramente si propone all'attenzione di un forum. Era già da tempo che pensavamo di realizzarle la possibilità di una relazione diretta fra Tamiya Italia e la parte attiva e propositiva dei suoi clienti. Come in tutti i casi in cui ci si identifica con un marchio, pensiamo ad Apple e i suoi utenti, gli appassionati di mini4wd sono i primi che apprezzano, capiscono, criticano o stroncano impietosi le proposte e i prodotti della propria casa del cuore.
    E' vero tifo sportivo. Sono dell'idea che in una ipotetica grande azienda multinazionale, al tavolo degli amministratori e degli azionisti dovrebbe esserci una sedia dedicata alla "gente di rete" perchè qui c'è la pancia e il cuore delle persone che per primi colgono il valore delle proposte della loro marca.

    Non è scontato, ne facile instaurare una relazione viva come questa, e richiede dedizione e attenzione, cosa della quale ci facciamo carico ben volentieri. Non è facile perchè la rete permette una vicinanza speciale fra impresa e clienti che non è usuale e comporta da parte di entrambi una volontà e una predisposizione speciale.
    Ora il pallino passa a noi, ai racer e ai giocatori.
    Quello che noi come redazione chiediamo a tutti i lettori di Planet è di partecipare e intervenire quanti più che potete. Qui e su Facebook. Dite la vostra opinione o quello che secondo voi non va o che vorreste sapere su tutto: prodotti, servizi, distribuzione, iniziative, proposte...
    Nel frattempo abbiamo la promessa di un nuovo incontro in cui decidere la forma e i modi di una partecipazione periodica e attiva qui su Planet. Ne riparleremo fra qualche giorno. Ora tocca a noi!
     
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  7. pecius
     
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    bello
     
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  8. stexauer
     
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    CITAZIONE (pecius @ 11/5/2012, 23:04) 
    bello

    tutto qui?
     
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  9. iSakurambo
     
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    CITAZIONE (stexauer @ 11/5/2012, 23:45) 
    CITAZIONE (pecius @ 11/5/2012, 23:04) 
    bello

    tutto qui?

    Stexauer pecious è sotto antibiotico e con 8 punti di sutura alla coscia (lo ha scritto in un altro post) probabilmente più di così non riesce a scrivere -_-
     
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  10. pecius
     
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    e vero
     
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  11. horizon13
     
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    :P Innanzitutto vi faccio i complimenti per la splendida iniziativa!!! Sono anni che acquisto materiale Tamiya, ed avere finalmente un canale diretto con l'importatore è il top che si potrebbe pretendere... bravi!!! ;)

    ^_^ Interessante il discorso sulla scarsa diffusione nel resto d'europa ... non credo dipenda molto dalla trasmissione o meno di Dash! e di Let's & Go! .
    Il mercato per cui erano concepite era il Giappone .... nelle Filippine hanno attaccato perché è lì che le producevano ... Malesia e Singapore per diffusione locale.... in Italia il cartone le ha fatte conoscere e poi ci siamo appassionati ..... ma Francia , Germania , Spagna , UK .... zero totale ?! Mistero degno di Giacobbo :D
     
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  12. old4wd
     
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    Grazie horizon!!!

    Siamo contenti di renderci utili a nostro modo... aiutare tutti e cercare di far crescere sempre più il nostro hobby.

    Per il discorso del resto d'Europa ci siamo rimasti male anche noi, però ci hanno riferito così... peccato!!!

    Grazie ancora e un saluto
     
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  13. horizon13
     
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    :B): sì , sì ... da noi è una felice anomalia rispetto al resto d'europa : che è strano è che anche in francia, che di solito è il canale preferenziale per l'import dal japan (manga, anime, videogames) le mini non abbiano mai avuto successo.
     
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  14. stexauer
     
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    Si, abbiamo accolto anche noi con interesse la questione della mancanza di un ampio mercato Europeo. Questo da una parte spiega molte cose.
    E' evidente che territorialmente questo mercato è marginale rispetto a realtà più consistenti: chiederemo sicuramente la dimensione del mercato Americano giusto per avere una comparazione - non con il nostro - ma con quello del sud est asiatico, ad esempio.
    E' evidentemente chiaro come al surplus di domanda interna, il nostro non possa che venire penalizzato.
    Ora mi sembra difficile che si possa spostare anche di un millimetro l'ago della bilancia, ma si potranno fare molte altre cose.

    Per quanto riguarda la scarsità di interesse nel resto d'Europa, si, ci sono dei misteri e delle ragioni. E forse sono le stesse.
    La mancanza di un vettore eccezionale come un serial televisivo non è poco, per cui non è cosa da sottostimare.
    Vero è che ha perfettamente ragione @Horizon13 a indicare - ad esempio - la Francia come un vero e propio campione di importazioni dal sol levante.
    Vero è anche che nei paesi d'oltralpe e soprattutto quelli anglosassoni il "gioco" e il "giocattolo" non è relegato come da noi in un ambito dell'infanzia e dell'apprendimento.
    Essere adulti e dedicarsi a un hobby che comporti giochi e giocattoli è molto,ma molto più diffuso, e nessuno si immaginerebbe (oddio, ne conosco parecchi...) di entrare in un negozio per comprare un modello (per sè) adducendo al regalo per il proprio figlio.
    Cosa da noi abbastanza comprensibile, perchè adulti e giochi non sono apprezzati come compatibili.
    Dunque modellismo e collezionismo sono molto più consolidati e articolati che da noi. Penso ad esempio alle cugine "slot car" in inglese e francese ci saranno almeno una dozzina di magazine, non parliamo di radicomandate...
    Dunque c'è un mercato forte ( penso a Kyosho, Scalextric, Carrera, Tamiya stessa) nell'automodellismo dinamico, mi vengono in mente esempi veramente eccellenti di produzioni per un modellismo praticamente solo "adulto" come Herpa.
    Posso pensare che lo spazio affollato nel nord Europa, abbia poi aperto la strada qui nel mediterraneo, e un pochino anche in Russia ( gli unici che ho trovato in rete...) alla diffusune delle Mini4wd, a lungo ( e tuttora) identificate come macchine per "bambini".
    Noi sappiamo quanto questo non sia vero, e probabilmente trent'anni di presenza ininterrotta di un marchio sul mercato ( a trovarne!) potrebbe far pensare ad un suo riposizionamento anche su un pubblico più adulto.
    Dico anche, perchè i giovani e i giovanissimi sono e resteranno uno dei riferimenti della mini 4wd.
     
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    Personalmente trovo come maggiore scoglio verso la expert quello del caricabatteria e relativa cura delle pile; penso che il "propellente" debba diventare un componente secondario rispetto alla ricerca dell'assetto in una mini4wd.
     
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27 replies since 11/5/2012, 16:35   1163 views
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